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Ecobonus, conto termico, bonus mobili: differenze

Sono tante e diverse le opportunità che prevedono sconti e vantaggi fiscali per chi vuole intervenire nella ristrutturazione della propria casa e non è sempre facile destreggiarsi tra le varie pratiche burocratiche: cerchiamo quindi di fare chiarezza partendo dall’analisi di alcuni tra i bonus e le agevolazioni confermati nella Legge di Bilancio 2022: gli Ecobonus, il Conto Termico e il Bonus Mobili.

ECOBONUS: COS’È E CHI NE PUÒ BENEFICIARE

L’Ecobonus è un incentivo che prevede detrazioni IRPEF/IRES per interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico, secondo quanto riportato nelle indicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Le detrazioni vanno dal 50 al 65% per le abitazioni private, e possono arrivare fino al 75% per interventi di tipo condominiale.

Bonus Ristrutturazione 50%

La detrazione fiscale al 50% vale per tutti i “classici” lavori di ristrutturazione edilizia, di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo:

  • acquisto e posa in opera di finestre, infissi e porte d’ingresso
  • acquisto e posa in opera di schermature solari
  • installazione, integrazione o sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A (prevista dal Regolamento UE n. 811/2013) o di generatori di calore alimentati da biomasse

Bonus Ristrutturazione 65%

La detrazione fiscale al 65% vale per numerosi interventi di riqualificazione energetica:

  • acquisto di caldaie a condensazione almeno di classe A, dotate di sistemi di termoregolazione evoluti (valvole termostatiche)
  • acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione
  • sostituzione di generatori di calore (impianti di climatizzazione o scaldacqua) con pompe di calore ad alta efficienza o con impianti geotermici 
  • installazione di impianti solari termici
  • interventi di coibentazione e isolamento termico
  • interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione)
  • interventi di riqualificazione globale dell’edificio

Come si usufruisce dell’Ecobonus

Per beneficiare della detrazione è necessario che gli interventi effettuati portino un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%.

Il titolare dell’immobile o un soggetto da lui delegato deve inviare una comunicazione telematica al portale Ecobonus di ENEA entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori.

Per le persone fisiche la detrazione si applica sul totale speso (comprensivo di IVA) mentre per le aziende la quota detraibile si calcola su base imponibile (IVA esclusa).

L’ecobonus è un’agevolazione di natura fiscale e, come indicato dall’art. 121, comma 1 del decreto Rilancio, può essere usufruito secondo tre modalità

  • dichiarazione attraverso il modello 730, con rimborso in 10 quote annuali di uguale importo
  • sconto in fattura, fino a un importo massimo pari alla detrazione spettante, corrisposto dal fornitore
  • cessione del credito ad altri soggetti (es. banche o altri intermediari finanziari)

CONTO TERMICO: COS’È E CHI NE PUÒ BENEFICIARE

Il Conto Termico, regolato dal Decreto Ministeriale 16/02/2016 è un incentivo riconosciuto per interventi che mirano all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni:

  • sostituzione di una o più pompe di calore con una nuova (aria/aria o aria/acqua)
  • sostituzione di una caldaia con una nuova pompa di calore (aria/acqua) o un generatore ibrido (pompa di calore + caldaia a condensazione)
  • sostituzione di scalda-acqua elettrico con scalda-acqua in pompa di calore
  • installazione di prodotti ad alta efficienza energetica (generatori a biomasse: stufe/inserti/termostufe/caldaie/termocamini)
  • installazione di impianti solari termici

Conto Termico e Bonus ristrutturazione sono la stessa cosa?

A differenza dei Bonus edilizi, il conto termico è un incentivo di natura economica (e non fiscale) quindi si riscuote tramite bonifico bancario erogato direttamente dal GSE sul proprio conto corrente.

Come si richiede il Conto Termico

Il titolare dell’immobile o un soggetto da lui delegato deve inviare una comunicazione telematica al portale Portaltermico di GSE entro 60 giorni dalla data di ultimazione dei lavori.

Per le persone fisiche la detrazione si applica sul totale speso (comprensivo di IVA) mentre per le aziende la quota detraibile si calcola su base imponibile (IVA esclusa).

L’incentivo varia in funzione delle prestazioni energetiche del generatore di calore di nuova installazione e dalla zona climatica in cui si esegue l’intervento

  • per importi di spesa fino a 5.000 il rimborso avviene in un’unica rata, entro 60/90 giorni dall’accettazione della domanda
  • per importi superiori a 5.000 € il rimborso avviene in due anni e suddiviso in rate

BONUS MOBILI: COS’È E CHI NE PUÒ BENEFICIARE

Il Bonus Mobili è la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi e apparecchi di illuminazione) e grandi elettrodomestici in classe non inferiore ad A+ (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento). 

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che 

  • i mobili o gli elettrodomestici siano destinati ad arredare immobili oggetto di lavori di ristrutturazione

la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici

Come si ottiene il Bonus Mobili

Per ottenere la detrazione occorre che i pagamenti siano stati effettuati con bonifico o carta di debito o credito (non sono ammessi pagamenti con assegni bancari, contanti o altri mezzi). I documenti da conservare e produrre sono:

  • l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico/avvenuta transazione o documentazione di addebito sul conto corrente)
  • le fatture di acquisto, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti
  • lo scontrino fiscale recante il codice fiscale dell’acquirente, la natura, la qualità e la quantità dei beni acquistati.

La detrazione, calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 16.000 €, verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Nell’importo delle spese sostenute si possono includere anche le spese di trasporto e di montaggio.

 

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