Condizionatori: 8 consigli per risparmiare sulla bolletta
La stagione estiva sta per arrivare, ma quest’anno milioni di italiani l’affronteranno diversamente. La crisi tra Russia e Ucraina, che sembra ancora non voler terminare, ha giocato brutti scherzi all’economia del nostro Paese, portando a rincari consistenti sul consumo energetico. È indubbio che in estate i condizionatori aiutino ad affrontare il caldo, ma se non si vogliono trovare brutte sorprese in bolletta è necessario informarsi bene sui modelli disponibili in commercio e su qual è il modo corretto di utilizzarli in un’ottica di risparmio.
1.Bonus Condizionatori 2022. una ventata di freschezza per le proprie tasche
Per fronteggiare la crisi economica che continua a pesare sulle tasche degli italiani, il Governo ha stanziato diversi bonus, tra cui anche quello sui condizionatori climatici. Si tratta di un’agevolazione fiscale vagliata per la prima volta già nel 2021 e riconfermata anche per l’anno corrente , che consente alle imprese pubbliche e private, ai liberi professionisti con Partita IVA e alle persone fisiche di installare o sostituire il proprio impianto di climatizzazione con uno di nuova generazione per migliorare l’efficienza energetica
2.Scegliere la classe energetica del condizionatore
Inutile dire che l’utilizzo del condizionatore ha un peso rilevante sui consumi. Per questo motivo è importante informarsi sui diversi modelli in commercio e sulla relativa classe energetica di appartenenza. I condizionatori appartenenti alla fascia C sono considerati ormai obsoleti, dunque occorre orientare la scelta verso modelli di classe A o addirittura superiori, come A+++ che attualmente è il top gamma della classe energetica. In questo modo non solo è possibile ridurre i consumi del 30%, ma a ridurre saranno anche le emissioni di CO2 dannose per l’ambiente.
3.La tecnologia inverter è un notevole aiuto
Un’altra accortezza per ridurre i costi energetici sta nella scelta di dispositivi climatici dotati di tecnologia inverter. Questi, infatti, raggiungono molto più velocemente la temperatura desiderata, con un consumo di energia elettrica ottimizzato, visto che si adattano “senza sforzi” all’ambiente che si intende rinfrescare. Una volta raggiunta la temperatura stabilita, avviene un rallentamento del motore e il condizionatore setta al minimo le sue funzionalità, limitando così gli sprechi.
4.Quali filtri scegliere
In commercio si trovano numerose tipologie di filtri per condizionatori. I più comuni e anche i più economici sono i filtri in fibra di vetro oppure i cosiddetti filtri a fisarmonica, che non richiedono una particolare manutenzione, ma hanno durata di utilizzo pressoché limitata. Di tutt’altra tipologia sono invece i filtri elettrostatici, realizzati con uno specifico materiale in grado di caricare elettricamente le particelle di polvere e acari che verranno filtrate. Mentre i filtri di ultima generazione sono quelli HEPA, indispensabili per coloro che soffrono di allergie particolari o per chiunque abbia necessità di sanificare gli ambienti. Questi filtri possono catturare il 99,07% della polvere e degli allergeni presenti nell’aria, garantendo un’aria purificata e salubre.
5.Dove posizionare il condizionatore
Spesso si preferisce dare più risalto all’estetica e non alla praticità. Invece, posizionare correttamente un condizionatore può giovare moltissimo sul risparmio dei consumi in bolletta. Se è dotato di un motore esterno e di tubi, è importante che questi siano montati in una zona riparata dai raggi solari, che altrimenti ne provocherebbero il surriscaldamento e, di conseguenza, attenuerebbero le sue performance. Mentre in inverno è bene che questi siano riparati da vento e pioggia per non comprometterne il funzionamento. Una soluzione è quella di coibentare i tubi con una guaina isolante, per proteggerli durante sbalzi climatici oppure periodi di forte gelo o caldo intenso. Oltre a ciò, è necessario posizionare correttamente anche gli split, collocati nella parte alta della stanza. Non devono essere ostruiti, quindi devono trovarsi lontano da mobili, tende e qualsiasi altra cosa possa fare da barriera.
6.Funzionalità intelligenti del climatizzatore: modalità notte e timer
Che ci sia un rincaro dei costi energetici oppure no, lasciare acceso il condizionatore tutto il giorno non è consigliabile, soprattutto dal punto di vista della sostenibilità ambientale oltre che del risparmio.
Nelle ore più fresche, ad esempio, si possono aprire semplicemente porte e finestre e godere delle correnti di aria, mentre durante il giorno si può programmare l’accensione e lo spegnimento del condizionatore con il timer, decidendo il lasso di tempo più opportuno per rinfrescare l’ambiente.
Per quanto riguarda le ore notturne, ci viene in soccorso la modalità sleep che regola automaticamente il getto d’aria, con un aumento di 0,5 gradi all’ora, a intermittenza tra getto e spegnimento.
7.La dispersione termica non aiuta: l’importanza di chiudere porte e finestre
Per ottimizzare al massimo le performance del climatizzatore è bene accertarsi che l’ambiente in cui viene acceso sia termicamente serrato. Se non avete infissi particolarmente buoni, basterà assicurarsi che almeno le finestre e le porte siano ben chiuse, per consentire un raffrescamento più veloce dell’ambiente. Dopodiché, è anche possibile aprire le porte per permettere a quello stesso fresco di raggiungere anche altre zone, in modo più veloce e meno dispersivo.
8.La manutenzione ordinaria può fare la differenza
Trattandosi di un apparecchio elettrico, il condizionatore ha bisogno di una manutenzione periodica, che può davvero fare la differenza in termini di consumi energetici ed efficienza del dispositivo. Controllare che i tubi non perdano, una pulizia regolare delle ventole e dei filtri utilizzati sono necessari per garantire una qualità d’aria sempre pura e salutare. Inoltre, circa ogni due settimane è consigliabile controllare che non vi sia formata la presenza di muffa che potrebbe contaminare gli ambienti con scorie tossiche attraverso il getto d’aria, altamente dannosa per l’essere umano. Affidarsi a dei professionisti non corrisponde a uno spreco di denaro, ma un supporto concreto alla riduzione di eventuali spese di riparazioni, molto più costose di semplici controlli periodici di manutenzione.