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Classi energetiche per climatizzatori: come leggere correttamente le etichette?

L’etichetta energetica per i climatizzatori dell’aria è obbligatoria dal 2003, in virtù della direttiva 2002/31/CE. Tuttavia è mutata a livello comunitario dal 1° gennaio 2013. Tali etichette possono indicare o l’efficienza energetica nominale concernente il raffreddamento o l’efficienza energetica nominale concernente il riscaldamento. Analizziamo nel dettaglio le differenze tra le varie classi, le unità di misura e i meccanismi di calcolo.

Climatizzatori monoblocco a singolo e doppio condotto

Questi climatizzatori sono costituiti da un solo apparecchio situato all’interno del locale da condizionare e prevedono un indice di efficienza energetica stagionale “SEER” in modalità raffreddamento e un coefficiente di prestazione stagionale “SCOP” in modalità riscaldamento.

La loro classe energetica va naturalmente da A+++ a G, ove A+++ è la classe migliore esistente, raggiungibile qualora l’apparecchio:

  • Se a doppio condotto, superi i 4,10 di valore EER e i 4,60 di valore COP
  • Se a singolo condotto, superi i 4,10 di valore EER e i 3,60 di valore COP

A scalare fino alla classe G, ove i valori EER e COP sarebbero rispettivamente inferiori a 1,40 e 1,60 per quanto concerne i climatizzatori a doppio condotto, e inferiori a 1,40 e 1,20 per quanto concerne i climatizzatori a singolo condotto.

Qui di seguito vedremo come leggere correttamente le etichette energetiche.

Climatizzatori monoblocco con la sola funzione di raffrescamento

La loro etichetta si articola in tre settori:

  1. Il primo settore identifica l’apparecchio, ne riporta il nome e il marchio. Un’icona mostrerà come l’apparecchio funzionerà nella sola modalità raffreddante.
  2. Il secondo settore indica la classe di efficienza energetica relativa all’apparecchio.
  3. Il terzo settore, servendosi di pittogrammi, fornisce dati circa le caratteristiche tecniche ed energetiche dell’apparecchio, quali la potenza nominale in kW, il valore dell’EER, il rumore emesso da esso in deciBel, in consumo di kiloWatt all’ora.

Pompe di calore monoblocco

Anche la loro etichetta si articola in tre settori:

  1. Il primo settore identifica l’apparecchio, ne riporta il nome e il marchio. Un’icona mostrerà come l’apparecchio funzionerà sia in modalità raffreddamento sia in modalità riscaldamento.
  2. Il secondo settore mostra la classe di efficienze energetica dell’apparecchio. In questo spazio può anche essere presente il simbolo dell’ECOLABEL, ovvero l’ecoetichetta che attesta come il prodotto abbia un impatto ambientale minimo. Possono inoltre essere riportate informazioni come la potenza nominale per le due modalità di funzionamento in kW, il valore dell’EER e del COP e il consumo orario in kW.
  3. Il terzo settore riporterà in deciBel la diffusione del rumore nella stanza.

Climatizzatori monoblocco con la sola funzione di riscaldamento

Anch’essa articolata in tre settori, l’etichetta dei climatizzatori monoblocco consta di:

  1. Un primo settore, che identifica l’apparecchio riportandone marchio e nome, e riporterà un pittogramma che chiarifichi la sola funzione di riscaldamento.
  2. Un secondo settore, che mostra la classe di efficienza energetica dell’apparecchio.
  3. Un terzo settore, il quale mediante icone indicherà la potenza nominale in kW, il valore del COP, il rumore emesso dall’unità (espresso in deciBel), il consumo orario in kW.

Al fine di soddisfare l’esigenza di apparecchiature sempre meno inquinanti, quella scala di efficienza che vantava un intervallo da A+++ a G è, nel gennaio 2017, stata ridotta da A+++ a E, infine da gennaio 2019 la scala prevede come classe minore la D.

 

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